Caro Garante della “privatezza”

Caro Garante della riservatezza,

lo so che il suo è un mestiere difficile e pieno di contradditorie trappole. Capisco che in nome della difesa di un diritto un pò evanescente, soprattutto da quando il privato è divenuto molto pubblico, a volte occorre tirare fuori lo spadone per affettare soprusi e paraculate varie, ma questa battaglia contro Chatgpt mi pare tanto una miope affermazione di vacue e deboli considerazioni giuridiche a fronte di un processo talmente vasto, epocale ed inarrestabile che non lascia più scampo. Bastano VPN o Thor per aggirare il suo risibile ostacolo. A dimostrazione che la tecnologia è più rapida delle istituzioni.