rapone

Urban art, Street art, Art: termini di uso comune. Arte di uso comune. Non per ricchi e magnati. Ma per gente “ordinaria” che vive in tempi stra-ordinari. Gente schiacciata, a volte un pò distratta. Gente rabbiosa, “ignorante”, ma anche generosa se condotta per mano. Gente che vive nei quartieri dormitorio, ai margini. Gente che non avrebbe diritto a niente, neanche a un pò di bellezza. Magari non la vuole. Magari non la cerca. Allora?

Allora, arrivano gli artisti (quelli delle bombolette, degli stencil, delle tecniche miste): artigiani del pensiero. Ci pensano loro a rendere l’anonimo muro un’opera bellissima. Per far sentire meno soli coloro che attraversano le vie come fantasmi.

Per esempio, Beet root (Rapone, il suo vero cognome) fa cose straordinarie, ispirate spesso all’arte antica (ma non solo). Scavando, ricombinando, modulando.

Ed è stupore. Ed è meraviglia.

PS l’opera di sinistra non esiste più.

Libera prostituzione in libero Stato

Non si comprende come possa essere criminologicamente rilevante – ha spiegato l’avvocato Pantano – aiutare qualcuno nell’esercizio libero della prostituzione, in una società che si è evoluta rispetto alla prostituzione degli anni ’40 a cui si riferisce la legge Merlin. All’epoca – ha aggiunto – non c’erano le escort che oggi si offrono liberamente“. E ancora: “Se non c’è violazione della sfera di libertà, come avviene invece nella tratta delle prostitute ‘schiave’, non c’è reato“.

Oggi, nell’ambito della fantasia in giurisprudenza,  l’avvocato Pantano (giuro non è uno scherzo), legale di Nicole Minetti,  ha lasciato una traccia indelebile nel panorma delle cose che si dicono in un’aula di tribunale.

Peccato che la finalità della legge Merlin (n.75/1958) non fosse solo quella di chiudere i bordelli, ma di dare dignità alle donne.

Peccato che nella medesima legge sia ritenuto censurabile comunque “chiunque in qualsiasi modo favorisca o sfrutti la prostituzione altrui.”

Peccato che la “sfera di libertà” di cui parla l’Avvocato è la negazione di qualsiasi diritto della donna, considerata sempre e soltanto “giocattolo”.

Peccato non sapere quali siano le reali motivazioni che spingono una donna ad “offrirsi liberamente” sul mercato ( o anzi no, le sappiamo bene le motivazioni, in una società ancora prettamente maschilista).

Peccato che 60 anni siano passati invano.

merlin