Urban art, Street art, Art: termini di uso comune. Arte di uso comune. Non per ricchi e magnati. Ma per gente “ordinaria” che vive in tempi stra-ordinari. Gente schiacciata, a volte un pò distratta. Gente rabbiosa, “ignorante”, ma anche generosa se condotta per mano. Gente che vive nei quartieri dormitorio, ai margini. Gente che non avrebbe diritto a niente, neanche a un pò di bellezza. Magari non la vuole. Magari non la cerca. Allora?
Allora, arrivano gli artisti (quelli delle bombolette, degli stencil, delle tecniche miste): artigiani del pensiero. Ci pensano loro a rendere l’anonimo muro un’opera bellissima. Per far sentire meno soli coloro che attraversano le vie come fantasmi.
Per esempio, Beet root (Rapone, il suo vero cognome) fa cose straordinarie, ispirate spesso all’arte antica (ma non solo). Scavando, ricombinando, modulando.
Ed è stupore. Ed è meraviglia.
PS l’opera di sinistra non esiste più.