l’isola del tesoro

Ieri mattina, al mare, c’eravamo solo io e i miei due figli. Un intero, smisurato arenile tutto per noi. Il mare ci ha fatto dono di una lingua di sabbia calda e chiara, sospesa, tra le onde da un lato e il resto della spiaggia dall’altro. Lì abbiamo piantato lo stendardo, scavato, disegnato, raccolto legnetti, cercato i resti del naufragio, scrutato l’orizzonte. Vissuto felicemente.

credevo fosse uno zaino (invece era un calesse)

Ci ritorno su, perchè qualcosa non mi convince. Le regole d’ingaggio sono sempre le stesse: hai un dissenso da manifestare (la tua divisa), ti assegnano un percorso da seguire, esci dal percorso per fare casino e tirare sassi contro i simboli del potere, i simboli del potere (che sono di carne come te) ti inseguono, ti manganellano e ti fanno anche un pò male.

Chi ha “più” ragione ?

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G.G. Marquez

“Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendía si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio. Macondo era allora un villaggio di venti case di argilla e di canna selvatica costruito sulla riva di un fiume dalle acque diafane che rovinavano per un letto di pietre levigate, bianche ed enormi come uova preistoriche. Il mondo era così recente, che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito”.

Ancora ricordo l’emozione di queste parole. E tutto quello che c’era dopo e dentro e intorno. Buon viaggio Gabriel. Io ti sono grato.

barare su tutto (un post lungo … pazienza)

“Siccome l’impressione che si sta dando sulla questione “reddito zero” nella mia dichiarazione dei redditi, è che io abbia dichiarato “zero” nonostante faccia il parlamentare, devo precisare che la tanto citata dichiarazione dei redditi si riferisce all’anno precedente alla mia elezione in Parlamento, ovvero il 2012. Ovviamente l’anno prossimo leggerete la dichiarazione di questo anno, il 2013. 
Al giornalista che ieri mi chiedeva come fosse possibile che nel 2012 non avessi guadagnato nulla, ho risposto così: “A 24 anni ho realizzato che ci sono più avvocati in Lombardia che in tutta l’inghilterra. Quindi ho inziato a guardare altrove. A gennaio 2013 avrei avviato una società di e-commerce, che i miei ex-soci (quasi coetanei) ora stanno portando avanti senza di me. Ma non mi raccontano di grandi guadagni, nonostante l’idea stia funzionando alla grande. Pagano solo tasse. Benvenuti nel mondo dei 25enni italiani!”

Luigi Di Maio è giovane, bello, pure intelligente. Viene benissimo nelle foto ed è  il più giovane Vice Presidente della Camera dei Deputati. L’invidia, perciò, è tantissima. Quindi, bonariamente, vorrei provare a parlare male di Luigi Di Maio (perchè fare il politico l’è dura, l’è proprio dura) prendendo a prestito le parole virgolettate prese dal suo blog. Lo spunto è, in parte, la “nullatenenza” di numerosi parlamentari pentastellati. Di Maio ha 28 anni (è nato nel 1986) e di professione fa lo studente universitario (Facoltà di giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli). E’ un fuoricorso. Non è un avvocato (come vorrebbe darla ad intendere nel passaggio soprariportato). Si può presumere che un fuoricorso sia anche nullatenente. Quindi, per sbarcare il lunario, l’intraprendente e piacente giovine si lancia in politica (un campo ove di solito si entra poichè si cerca un tornaconto). Alle elezioni comunali di Pomigliano d’Arco (Napoli), ove risiede, ottiene 59 preferenze  (popolazione di circa 39.813 abitanti), un risultato non proprio lusinghiero (magari qualcuno lì lo conosce da più tempo). Ma ecco la grande chanche delle ultime elezioni: il seggio in Parlamento (non sono riuscito a trovare i dati su quanti lo hanno votato) ed il velluto rosso sull’alto scranno.  Attendo fiducioso la dichiarazione dei redditi del 2013 ed, intanto, in quella presente on line sul sito della Camera (che si trova qui) alla voce “società” un ripensamento …. scrive qualcosa e poi scarabocchia (sarà mica la società di e-commerce citata nel blog?) Per il resto spiccioli, microcontributi e gli annunci “rinuncio a questo, rinuncio a quello” con tutta la retorica pentastellata “su quanto siamo onesti, noi sì che restituiamo agli italiani ecc ecc” . Sorge spontanea la domanda: di cosa campa Di Maio? Dei soldi dei suoi genitori? Dove compra gli abiti (molto eleganti e rampanti)?  Chi lo nutre? Di cosa si nutre? Va a cena con i coupon comprati su Groupon? I pentastellati producono rifiuti? O per non inquinare se ne cibano (sarebbero il primo caso di politico ad “impatto zero”)?

Un ultimo appunto: non hai 25 anni, ne hai 28. Non barare!

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darle e prenderle

Lavoro ad un passo dai luoghi ove sabato scorso si è svolta la singolar tenzone tra forze dell’ordine e manifestanti del movimento per la casa. Siamo nella zona Piazza Barberini –  Via Veneto, municipio I, ovvero nel centro storico di Roma. Qualcuno mi dovrebbe spiegare varie cose: a) perchè i cortei ce li dobbiamo sciroppare sempre noi romani; b) perchè si autorizzano cortei in zone vincolate dal punto di vista architettonico; c) perchè si fanno passare i cortei vicino a palazzi simbolo (ambasciate, ministeri, sedi di partito ecc.).

E ditelo che lo volete lo scontro ….

le avventure di una sedia

Quand’ero più gggiovane e mi dilettavo un pò di fotografia (peraltro con scarsi risultati) uno dei progetti che mi ero prefissato era quello di fotografare una sedia (rossa) in vari contesti. Il progetto fotografico lo ha realizzato, invece, Donal Moloney portando a spasso, per l’orbe terracqueo, una sedia sgarrupata. Qui

La mia (di sedia) era molto più bella …

sedia salento feltro(sedia salentina da me ritratta alcuni anni fa)