Quattro biscotti

In un giorno di pioggia (in cui non ha smesso MAI) quattro biscotti, ricoperti di cioccolato, mi sono venuti in soccorso. Accompagnati da un infuso ai frutti di bosco servito nella mia tazza preferita e adagiati su un piattino che riproduce “Chaumes de Cordeville” di Van Gogh.

In fondo la vita è fatta di particolari.

Zanzare tardive

Accanto al fenomeno pandemico registro, in questi giorni, una nuova minaccia per l’umanità: la zanzara tardiva. Questa estate l’ insetto era stato praticamente assente. Adesso, invece, sciami incazzatissimi compaiono dal nulla, fastidiando in continuazione noi miseri umani. A riprova, se ancora ve ne fosse bisogno, che il 2020 non lascerà un buon ricordo.

Il primo giorno di scuola

Il primo giorno di scuola ha sempre quel non so che. Hai le ciabatte ancora ai piedi e la testa rivolta alle quattro operazioni. Ti porti dentro l’aria luminosa dell’estate che presto baratterai per giornate al chiuso in locali angusti. Ci sono ancora tracce di ottimismo, destinate a dissolversi nel breve spazio di un banco distanziato.

il mio personale 11 settembre

Le cose che accadono si fissano in un punto della storia. Sono cronaca, al momento, per poi divenire cristallizzazione. Siamo noi che ci allontaniamo dagli eventi, trascinati da una corrente che si chiama presente. Sono passati 19 anni dall’attentato al WTC di New York. La prima diretta mondiale di una tragedia collettiva che ci avrebbe segnati. Mentre morivano più di tremila persone, io ero in giardino della mia casa al mare a dipingere vecchie persiane. Con un bel sole pomeridiano e la voce della radio che si insinuava piano, raccontando minuto per minuto quello che stava succedendo a migliaia di chilometri di distanza. Le immagini le ho viste dopo. Nel frattempo stendevo una mano di vernice dopo l’altra. Di colore verde. Un pò come la speranza, appassita per sempre. Il mio banale presente di allora.

quando si ritorna

Quando si ritorna è sempre così: si vive lo spaesamento, seguito da un certo senso di fastidio che poi degenera in spleen e magoni vari. Perchè, in effetti, non vi è cosa peggiore del rendersi conto di quanto la vita ordinaria, fatta di lavoro, impegni e scadenze, sia una ruota della tortura alla quale siamo legati. Bisognerebbe fare altro. Tipo guardare le nuvole.

Inseguendo l’ombra, il tempo invecchia in fretta