la lenta morte dei blog

Non lo faccio quasi mai, un pò per scaramanzia, un pò per pigrizia, ma ogni tanto aggiorno i link agli altri blog che un pò seguo e un pò no. Gente lontana, sconosciuta, distratta, disordinata, creativa, incerta, emotiva. Gente che mi ha fatto compagnia, che ha condiviso un diario, una traiettoria breve o un’emozione. Che, poco a poco, si è lasciata andare e non ha coltivato più il suo piccolo orticello virtuale. Peccato, vi voglio bene lo stesso anche se vi siete persi nel mondo e non aggiornate più i vostri sogni.

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i compleanni (osservatorio giovanile)

Questo fine settimana, armati della migliore buona volontà, io e l’amore mio abbiamo organizzato una “tre giorni” per festeggiare il compleanno di nostra figlia. Quattordicenne. Il che si è sostanziato nell’invitare 10 amici/compagni/conoscenti/fidanzati, equamente distribuiti per sesso, estrazione sociale, preferenze alimentari, credo politico e religioso e interesse nei confronti della vita. L’esperimento ha funzionato abbastanza bene. Nel senso che li abbiamo accampati in tenda in giardino e poi se la sono sbrigata tra loro, cercando di evitarci (a noi adulti) come fossimo una malattia infettiva.

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In un certo senso

In un certo senso, lo scorso weekend mi sono riconciliato con me stesso. Ho trascorso belle ore in un agriturismo sperso tra i campi, con uccellini, grilli, fiori, cani e luna piena.

In un certo senso e per paradosso, la pace dei giorni scorsi stride con le rotture di balle legate all’inizio della settimana. Non ce l’ho con il prossimo, ma è che mi sento molto come il tizio a sinistra nella foto.