Giuro, è stato un caso, ma l’altra sera (per insonnia) mi son visto il film ’71 in streaming TV. Che è un film molto fico (per essere sintetici), ambientato a Belfast durante i “troubles” tra cattolici e lealisti. Se vi andate a leggere la pagina di wikipedia sull’argomento c’è un’espressione che mi ha molto colpito: “guerra a bassa intensità”. Ovvero tra il 1969 ed il 2007 in quelle terre lì ci si è sentiti liberi di ammazzare più di mille persone (tra civili, soldati e paramilitari) a causa della discriminazione messa in campo dalla maggioranza protestante nei confronti dei cattolici (nessuna rappresentatività politica, no lavoro, no case popolari ecc ecc ecc.) Tutto questo sotto gli auspici del paese che pretenderebbe di essere considerato un faro in materia di “parlamento” e “democrazia avanzata” (che sarebbe l’Inghilterra). Ma torniamo al film. Cupo, veloce e senza fronzoli è la storia di una caccia all’uomo: un soldato del contingente britannico, durante i disordini, si perde e deve cercare di tornare in caserma sano e salvo. In una città ostile, in guerra, dove non sa di chi si può fidare. Bella ricostruzione storica. E’ il passato? Mi sono fatto un giro con google maps per vedere (così solo superficialmente) se la pacificazione esiste a Belfast ed ho trovato che nella parte lealista ci sono vessilli inglesi ad ogni angolo delle vie e nella parte cattolica garriscono al vento bandiere irlandesi e sulle pareti delle case fanno bella mostra i murales degli eroi dell’IRA caduti. Che è come dire che i “muri” in casa ce li abbiamo ancora. Altro che Europa.