Rimanere nel ghetto

Ci sono i mondiali di calcio femminili. Che scatenano istinti bassi. Poiché il calcio è basso di per se’ e non ha nulla di razionale. Mettici poi questa connotazione legata al genere ed ecco che la narrazione precipita . Cosa si va a cercare? Cosa si propone? A cosa si pensa?

Qui è tutto un prurito, si appalesano l’inferiorità, la differenza è la subalternità nei discorsi. Un bacio tra donne viene sventolato come una vittoria ai rigori in un mondo immaginario in cui la pretesa di essere migliori e di poter fare in qualche modo a meno del maschio è una pantomima ridicola che ci porta anni luce dalla vera affermazione di diritti, scelte e libertà. Pure un bacio tra sorelle viene sventolato come una bandiera del non si sa che. Povere donne confuse in cerca di affermazione, ma pallida imitazione di un mondo cattivo e dotato di uccello. Resterete nel ghetto ancora a lungo. A meno che non sappiate trovare il modo di farvi raccontare e capire in modo totalmente nuovo.

Qui siamo a livello di curiosità zoologica (donne che giocano a pallone) mentre la realtà in termini di accettazione e rispetto invece è ancora questa.

Aspettando la morte di Camilleri

L’operazione è riuscita a metà. Andrea Camilleri, forse, si era stufato di vivere ed è stato ricoverato d’urgenza in ospedale alcuni giorni orsono. Non è morto, ma è in pericolo di vita. E’ anziano, parecchio acciaccato.

Questa situazione, dal punto di vista mediatico, crea una macabra attesa. Camilleri è sospeso nel limbo, ancora qui, ma con un piede già di là.  E come si fa? I “coccodrilli” sono pronti e i giornalisti scalpitano. E spunta la boiata pazzeschissima del solito uomo di merda che scrive cose orrende su tutto e su tutti. Meschinità di gente che (soprav)vive male.

Il tempo è galantuomo con tutti, però ….

Ocean of disperation

A breve comincerà il Festival di Spoleto (quello dei due mondi). Che si presenta a tutti con questa immagine (presa da un manifesto stradale):

il Dio dei creativi ha impacchettato un’eterea modella in un vestito di plastica facendo un richiamo agli oceani di ispirazione.Gli oceani, al momento, stanno morendo a causa della plastica (come la stampa ci ricorda con sempre maggiore frequenza). Ergo, o nobile creativo , che brutto scivolone. Ocean of plastic disperation.

Viulenzaaaa (nelle acque del Nord)

“Acque del Nord” (North Water) è un romanzo di Ian McGuire, autore  britannico originario dello Yorkshire. Un libro molto bello e molto violento. Pieno di cattiveria, puzza e descrizioni raccapriccianti. Una storia senza infingimenti ambientata nell’Ottocento, nel mondo ormai al crepuscolo della caccia alle balene. Se il “Moby Dick” è palloso (specie nella prima parte) e pieno di richiami biblici , con tutti i suoi leviatini e sfide tra uomo e bestia, “Acque del Nord” è, invece,  vivido, diretto e senza scorciatoie da tenere il lettore appeso alla narrazione. Un mondo privo di umanità ove tutto è legato ai sentimenti più abietti e bassi e Dio ce lo siamo scordato da un bele pezzo. Forti questi inglesi. E Leopardi avrebbe apprezzato.

 

PS Per eccesso di fantasia il luogo da cui le navi partivano per le loro spedizioni di caccia nel Mare del Nord si chiama Hull che vuol dire scafo. Ma guarda te …