Matteo Orfini è la versione 3.0 (peraltro peggio vestita) di Massimo D’Alema.
Ogni stagione ha il suo antipaticone.
Matteo Orfini è la versione 3.0 (peraltro peggio vestita) di Massimo D’Alema.
Ogni stagione ha il suo antipaticone.
Ho pubblicato una foto sul mio profilo Instagram. Oggettivamente brutta: fuori fuoco, mossa, non perfettamente inquadrata. Venuta male, insomma, nonostante il soggetto di per se fosse innocente: un particolare architettonico di una villa storica. L’ho voluta pubblicare solo perché mi piacevano la luce ed un dettaglio (che neanche si vede bene perché troppo distante) : le chiappe candide di una statua di marmo.
Oh, è piaciuta…