squilibrio

Gli spari davanti a Montecitorio sono già passati e digeriti. Poteva prevalere la tesi dello squilibrato (cosa che i media si sono industriati fin dai primi minuti a ripetere in modo ossessivo), ma poi man mano che il profilo dello sparatore si è delineato son venuti fuori particolari di vita normale (e anche un pò squallida). Quindi, possiamo noi (persone “normali”) identificarci in un tizio rovinato dal videopoker che si arma per sparare non si sa bene a chi? Di sicuro no. Tanto è vero che in un post di una mia amica leggo: “Abbronzatura quasi perfetta. Ma la mia solidarietà va ai due carabinieri”. Ieri, infatti, era domenica, si è visto di nuovo il sole, faceva caldo echissenefrega di tutto e di tutti.

La società borghese manca di eroismo.

vita vissuta

Ieri, con li piccini, abbiamo festeggiato la liberazione al parco. Con noi c’erano altre decine di persone con palle, palline, palloni, biciclette, aquiloni ecc.  La libertà fa venire voglia di star sdraiati su un prato a guardare il cielo, oppure di arrampicarsi su un albero. Oppure giocare nel laghetto con i girini. Leo ha scelto questa seconda opzione. E gli è piaciuto talmente tanto che si è buttato in acqua.

Lì per lì mi sono arrabbiato. Ma poi, ripensandoci, ho capito che anche quella è libertà infantile. Ed è meravigliosa.

il presidente nuovo

Il presidente nuovo, che è poi quello vecchio, è il frutto di quando: si perdono le occasioni; si ha paura di cambiare;  si è certi di volersi suicidare (politicamente); si è a corto di idee; si spera nel miracolo; si vive in questo Paese, forse per caso.

L’unico vantaggio è che non dovremo spendere soldi per rifare le fotografie da appendere negli uffici pubblici.

215 vecchina

 

l’evaporazione del centrismo

E’ di questi giorni un fenomeno fisico, descritto in numerosi libri di testo, comunemente indicato come “l’evaporazione del centrismo”. In base alle leggi naturali esso si sostanzia nelle seguenti fasi: creazione di un governo tecnico di salvezza nazionale a termine; constatazione che governare è difficile, ma bello e forse ci si può prendere anche gusto; presentazione alle elezioni di un “partito” rimediaticcio; conseguente ricezione di legnate da parte dell’elettorato (che non ha gradito le tasse imposte per salvare la nazione); agonia in attesa che qualcuno si prenda la briga di formare un nuovo governo (siamo in attesa, da circa un mese: i tempi della politica…. non sono quelli che merita questo Paese).

Sicchè tutta la serietà, l’autorevolezza, la competenza, la capacità se ne vanno a farsi benedire. In vapore.

una donna per amico

La candidatura di Milena Gabanelli (con una “b” sola) a Presidente della Repubblica è un bel coniglio dal cilindro. E’ una persona seria, autorevole ed è una donna. Conosce il mondo della politica, ci ha fatto rodere il fegato per anni con la sua trasmissione “Report” (unico caso italiano di giornalismo d’inchiesta). Non è un personaggio da sottovalutare. A quanto la mettono i bookmakers? E sopratutto in quanti secondi la politica dei professionisti si mangia la sua candidatura e risputa fuori gli ossicini, contrapponendo altri biechi blu?

PS:  su Wikipedia c’è scritto: “Il 16 aprile 2013 è eletta candidato alla Presidenza della Repubblica Italiana, al secondo turno delle Quirinarie del MoVimento 5 Stelle”. Cioè siamo il paese in cui si è eletti a qualche cosa, qualsiasi cosa. Poi lo metti nel C.V.

1976

In questi giorni, a fini politici, è stato evocato lo “spirito del 1976“. Un anno caratterizzato, oltre che dal primo governo delle larghe intese, dal terremoto del Friuli Venezia Giulia (965 morti e 45.000 senza tetto) , dall’incidente di Seveso (diossina) , dall’incidente della funivia del Cermis (42 morti), dall’uccisione del Procuratore generale Francesco Coco da parte delle BR, dal pacchetto austerità varato del governo, dalla strage di Brescia e dallo scandalo Lockheed.

Insomma, un anno di merda. Perfetto per i nostri tempi.