essere diversi a tutti i costi

Una strage di “froci” che all’Italia interessa poco

Con questo elegante titolo l’Huffington post riporta il commento di Aurelio Mancuso, attivista dei diritti civili per tutti e per tutte (quindi teoricamente anche dei miei) sui tristi fatti di Orlando. Il primo pensiero dell’attivista è il seguente:

“Non c’è proporzione rispetto alle reazioni, manifestazioni di cordoglio e di solidarietà tra la strage di Orlando e altre avvenute negli ultimi anni. Le dichiarazioni politiche in Italia sono state poche, al cloroformio, citando una indistinta carneficina di giovani, mai ricordando che è avvenuta in un locale gay.”

Quando sono cominciate a scorrere le immagini sulla strage di Orlando a me non è venuto in mente che fosse un locale per gay. Mi è venuto solo un gran dispiacere (e anche perecchia rabbia) perchè delle persone innocenti erano state uccise da un pazzo. Non mi sono venute in mente le loro preferenze sessuali. Ho solo pensato che fosse gente che si stava divertendo, che stava passando delle ore spensierate ed è stata uccisa da un folle criminale. Non mi è venuto da pensare che fossero persone meno belle o meno innocenti di altre vittime di stragi. Quindi, non comprendo la posizione di Mancuso.

Perchè se gli amici LGBT vogliono che la società vinca il pregiudizio e garantisca  l’integrazione NON è possibile ogni volta rimarcare la differenza.

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waiting for Esterino

Gentile Sindaco,

ho appreso in via del tutto occasionale dell’esistenza di un progetto di edificazione del lotto ove insiste la casa albero, progettata alla fine degli anni ’60 a Fregene, dall’architetto Perugini in via Porto Azzurro 57.

L’edificio versa da anni in stato di abbandono, nonostante sia uno degli esperimenti architettonici più interessanti della corrente del “brutalismo” e non conosca eguali in termini di originalità costruttiva e sperimentalismo.

So che alcuni anni orsono il Comune da Lei guidato ha emanato un primo elenco di edifici su cui  è stato posto un vincolo integrale (fra questi la ex casa appartenuta ad Alberto Moravia, al villaggio dei pescatori).

Mi chiedevo se la Sua Giunta fosse intenzionata ad evitare il deturpamento di tale esempio di architettura e se fosse possibile immaginare una destinazione diversa di tale immobile, da mettere a disposizione della cittadinanza come luogo di aggregazione culturale, cosa di cui Fregene ha un forte bisogno.

Perché non immaginare la casa albero come sede per mostre ed incontri culturali? Uno spazio aperto allo scambio  e non lasciato al degrado?

Qui di seguito troverà alcuni brevi cenni sull’edificio:

http://www.archidiap.com/opera/casa-sperimentale/

Qui la proposta edificatoria (!):

https://www.engelvoelkers.com/it/roma/fiumicino-fregene/villa-unifamiliare-progettata-da-perugini-w-02401p-3545917.1133569_exp/?language=it

La ringrazio per l’attenzione e confido in una Sua risposta.

Mail inviata al sig Sindaco il 31 maggio u.s.

Confido.

gatti volanti

L’altro ieri gatta Nina si è lanciata di nuovo dal terrazzo. Abitiamo al terzo piano. E’ la seconda volta che lo fa. L’abbiamo recuperata viva e un pò  abbacchiata. Le rimangono cinque vite.

Nina, perchè lo fai? Ti diamo da mangiare, ti pulisco la sabbietta, sei padrona della casa e dei letti, ti facciamo le coccoline. Perchè, perchè?

Distintivo51StormoGr