cent’anni di solitudine

Passa il tempo. I testimoni ed i protagonisti scompaiono.

Non tutti.

I criminali sorridono all’obiettivo. Impeccabili. Convinti della bontà del loro gesto. Corpi privi di anima. Qualcuno vorrebbe dimenticare. Qualcuno vorrebbe negare.

Erich_Priebke_in_servizio_presso_l'ambasciata_tedesca_di_RomaQuest’uomo è il responsabile di una strage ed abita vicino casa mia. Anche se non l’ho mai incontrato. Ho altro da fare, altro cui pensare. Eppure, la storia, ogni tanto, si ricorda delle nostre omissioni e della nostra breve memoria.

i beati costruttori (di castelli di sabbia)

Mi è sempre piaciuto costruire castelli di sabbia. Adesso ho ancora i figli piccoli, quindi ho una bella scusa, ma non vorrei perdere questo hobby anche in futuro.

Questa estate mi sono specializzato in figure di animali in sabbia: dugonghi, caimani, koala, panda e panda-koala, serpenti e gechi. Con esiti diversi. Ma son  soddisfazioni.

4-10

fissare l’obiettivo (digressioni all’ora di pranzo)

Lunchtime atop a Skyscraper (1932)“Lunchtime atop a skyscraper” è la foto che dovrebbe essere utilizzata dai sindacati quando fanno le “campagne abbonamenti”. E’ l’emblema di tutto quello che sul lavoro non si dovrebbe fare: no sicurezza, basse paghe e caporalato (anche se nella foto non si vedono, ma siamo nel 1932, in piena grande depressione) ecc. ecc.

E’ anche la foto di un paradosso: la costruzione di un grattacielo (simbolo di potenza economica e sviluppo) in uno dei periodi più neri dell’economia americana. Opera resa possibile con lo sfuttamento del lavoro degli immigrati. Gli uomini ritratti, di cui fin ad oggi non si conoscevano neanche i nomi, sono forse irlandesi, svedesi, italiani.

Uno solo di loro guarda diritto nell’obiettivo: che sia il più consapevole di tutti dell’importanza del suo lavoro?

 

estate senza cassonetto

Qualcosa si muove. A fatica, ma si muove. Ci sono volute la monnezza a Napoli e Palermo, le proteste per la discarica di Malagrotta, le polemiche sui termovalorizzatori ecc. A Roma parte la nuova raccolta differenziata (non in tutti i municipi a dire il vero, ma parte). Per la capitale d’Italia, con il suo bel bacino di circa 3 milioni di abitanti, solerti fabbricatori di spazzatura, potrebbe essere l’inizio di un radioso futuro. Certo si è dovuto aspettare il 2013, ma (che volete?) la politica ha i suoi tempi.

Intanto, a pochi chilometri da Roma,  sul litorale laziale, il piccolo ma solerte Comune di Fiumicino (caratterizzato da uno dei più elevati tassi di abusivismo/condonismo edilizio) ha attivato il proprio sistema di raccolta differenziata. Semplice, ben strutturato e (finora) efficiente. I residenti sono stati muniti di contenitori per i diversi tipi di materiale e di una guida molto ben fatta su come differenziare per categorie mercelogiche (tutto lo scibile umano applicato al rifiuto). Sicchè, a giorni alterni, davanti a villette e villoni compaiono i gioiosi e colorati mastellini che, come d’incanto, vengono svuotati e riconsegnati ai proprietari.

Trovo tutto ciò estremamente civile ed utile: differenziare è come giocare con i mattoncini del lego ed ogni cosa può trovare il suo posto ed una seconda (terza e quarta) vita.

Però, in giro, ci sono ancora un sacco di invididui maialosi che, privati della confortevole certezza del cassonetto (sono stati rimossi tutti implacabilmente), lasciano tracce puzzone dietro di sè con pratiche del tipo lancio del sacchetto della spazzatura in corsa, discarica abusiva, abbandono di rifiuto, sversamento incontrollato ecc. ecc. Quindi, mentre da un lato c’è un nutrito esercito di persone che si applicano ogni giorno a cercare di ridurre la merda che riversiamo nell’ambiente (imparare il gioco è facilissimo, applicarlo ancor più facile), dall’altro i maialosi complottano a deturpare con le loro porcherie vialetti, radure e strade e persino il mare. Contenti di condividere con il resto dell’umanità la loro incivile e fottuta esistenza.

Se vi becco, vi meno.

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tormentoni estivi

Una delle canzoni più ascoltate alla radio  è, senza dubbio, “Get lucky” dei Daft Punk. Greg (della coppia comica Lillo & Greg) l’ha inserita al terzo posto nella shit parade, ma secondo me gli ha fatto un torto. E’ una canzone piacevole e leggera, giusta per le vacanze.

Adesso poi è diventata anche un brand per preservativi .

E più ironici ed estivi di così non si potrebbe…