è venerdì: un pò di filosofia non guasta..
Mese: Maggio 2013
l’incubo di ogni genitore
gli invisibili
Per accorgersi che in Italia ci sono anche le persone di colore si è dovuto attendere la nomina di un ministro donna di colore (o nero). Dopo di che, per una serie di sfortunate coincidenze, l’attenzione dei media è passata subito alla cronaca nera (che simpatico gioco di parole). Il nero è un problema: uccide (a Milano, come a Londra). Eppero di come queste persone vivono, di come i loro diritti vengano violati ogni giorno, di come la debbano sfangare spesso in modo degradante (dal caporalato, alla prostituzione, allo spaccio) interessa relativamente. Sono neri (qualcuno direbbe negri), un colore che passa inosservato.
La buona notizia è che l’europarlamento, grazie anche ad una petizione popolare, si sta liberando del leghista Borghezio, razzista della prima ora.
stagione surfistica 2013
Ho ufficialmente inaugurato la mia stagione surfistica, domenica scorsa a Fregene. Vento, mare rabbioso ed un unico tipo strano (io) in acqua a farmi sbatacchiare dalle onde. Ne ho prese tre e sono uscito con il respiro affannato, il cuore in tumulto ed il sorriso del vincente.
Contento di essere solo con il mare.
dalla porta principale
when the music is over
Ascanio dixit
Noi siamo. Liberi da ogni possibile aspirazione alla democrazia. Sciamannati, distratti, persino quando ci ricordano le parole ed i discorsi di leader e politici che, a loro modo, hanno influito sui destini del popolo (con guerre, fanatismi religiosi o ruberie). Felici della nostra finta solidarietà. Pronti a soverchiare il più debole. Capaci di giudicare, ma non di essere giudicati. Prepotenti e cattivi.
Insomma, delle merde.
per quelli che amano le liste (ed hanno la vita piena)
scegli la tua petizione
Oggi vorrei sottoporre all’attenzione di lorsignori l’ammirevole semplicità della democrazia digitale. Essa consiste nel prendere l’affermazione di un politico (specie di destra che sono i più gonzi ) magari bieca, omofoba, razzista, o semplicemente sconsiderata, e poi ci si fa su una bella petizione popolare per mandargliela a dire.
Si raccolgono on line le firme virtuali e … voilà! Ogni giorno si può scegliere un obiettivo, una causa, un personaggio. Di tutti si può dire male, tutti possono essere contestati. E così, in modo semplice, si costruisce la delegittimazione quotidiana. Fino a pervenire al cortocircuito sparatorio, ribellista ed anarchico.
Sempre e soltanto “Noi” contro “Loro”.