Break it down again

Il quartiere si ripopola.Si rivedono le facce, si ascoltano i discorsi (i soliti discorsi), si rinnovano i rumori (i soliti rumori). Si ri-vive, insomma (la solita vita). Non riesco a liberarmi dalla sensazione che abbiamo mancato un’irripetibile occasione di cambiamento. Raccogliamo i cocci.

Staccare la spina

I giorni di confino ci hanno costretto ad abbandonare espressioni di uso comune, considerate non più appropriate: essere positivo, dammi il cinque, ci vediamo in giro. La parentesi è stata breve e si è ormai consumata. Oggi si è tornati all’ordinario ( non alla normalità che per me è un concetto inesatto). Da quello che vedo e leggo in giro già mi è venuta voglia di staccare la spina. Espressione sempre valida.

Equilibri imperfetti

Nessuno riesce a spiegare perché in questo mondo ci siano così tante persone che vivono nei loro rancori, che si nutrono di rabbia e disseminano cattiverie. Mentre le persone miti e gentili siano una minoranza. Quando una di queste scompare si avverte un gran vuoto. La serenità è una medicina rara e preziosa di cui abbiamo un gran bisogno. Se muore un buono e un giusto è come se nel mondo fossimo tutti un po’ più soli e tristi. È in quel momento che si avverte in maniera profonda il significato di perdita. Se muore un rancoroso nessuno se ne accorge. Negli equilibri imperfetti, il primo lascia un segno, il secondo è subito dimenticato. il buono è un fiore, il cattivo letame.

Persone dolci, mai dome

La morte di Ezio Bosso mi ha colpito molto. Fino al 2016 non sapevo chi fosse. Ma San Remo fa miracoli. La sua carica umana, il suo sorriso, la sua ironia, la sua dolcezza sono ricordati ora dai media e dal web. Avrebbe potuto rinchiudersi in un cantuccio di rancore a causa del destino avverso e, invece, ha donato sorrisi e positività. Con leggerezza. E adesso, vola nell’aria come un brano di musica che si spegne a poco a poco. Buon viaggio maestro.

gli splendidi sessantenni

Paul David Hewson ha compiuto, pochi giorni orsono, 60 anni. I figli John, Elijah, Eve e Jordan, nonchè la moglie Alison,  gli hanno fatto gli auguri.

Da piccolo,  per la sua vivacità, era soprannominato “l’anticristo”, ma poichè nella vita si comincia sempre come “incendiari” e si finisce “pompieri”, Paul ha avuto una vita intensa, una bella carriera ed è stato pure nominato Cavaliere dalla Regina Elisabetta II (ma non può essere appellato “Sir” perchè rimane pur sempre uno “sporco” irlandese).

Io a Paul gli voglio un gran bene, anche quando si fa chiamare Bono (senza VOX)  e conservo i suoi dischi, soprattutto quelli della prima fase. Sì, anch’io appartengo alla schiera di quelli che: “con Joshua tree e Rattle and Hum tutto quello che si poteva cantare è stato cantato”. Ma All that you can’t leave behind e No line on the horizon, comunque, non mi dispiacciono, non fosse solo per i titoli.

Gli artisti invecchiano bene? Non saprei. Anche Peter Rowen, altrettanto iconico, ma misconosciuto, è invecchiato.

Ad ogni modo, ogni ruga di Paul,  per me, racconta qualcosa. Come il profondo blu dei suoi occhi, malati di glaucoma.

U2_Peter_Rowen

Mura domestiche

Oggi non lavoro. Mi appiatto tra le mura domestiche, diffidente nei confronti del fuori. Non avevo fiducia prima, figuriamoci adesso. Perché saremmo dovuti cambiare? A chi è venuta in mente questa stupida bugia? Siamo stati solo confinati per un po’ , a covare la nostra rabbia e le nostre paure. Le abbiamo custodite e cullate, pronti a tirarle fuori alla prima buona occasione. Bentornata Silvia Romano.

Un giorno di maggio

A riavvolgere il nastro è andata grosso modo così: mi sono svegliato ed ho fatto colazione con la pozione polisucco (il mio personale antidoto al covid fatto con la frutta: roba antiscientifica ma io credo nella forza delle vitamine); poi ho dato dentro con aspirapolvere e mocho (perché se c’è una cosa che ho imparato in questa quarantena è che “real men clean the house”); poi mi sono sparato i Subsonica a tutto volume (perché Dio santo hanno ancora un bel groove); quindi con tutta la famiglia mi sono congiunto con i congiunti, che non vedevo mia madre e mio padre da due mesi (e per inciso mia madre oggi compie 88 anni); inoltre, mi sono fatto tagliare i capelli con la macchinetta da mia moglie , sul terrazzo , e sono più figo che mai; e per finire siamo tornati a casa prima delle 18:00 e da allora (sono le 21:30) la mia consorte è sparita nella vasca da bagno e non l’ho più rivista. Ho molti motivi per essere felice.